M44 (NGC2632)

Ammasso aperto (il "Praesepe")

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Costellazione Cancro

M44

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Ascensione retta 08h 40m.1
Declinazione +19° 59'
Distanza 520 a.l.
Mag. visuale 3.1
Ø (')

95

L'immagine a sinistra, tratta dal "De Admirandis Coeli Characteribus" di Giovan Battista Hodierna, il primo catalogo di sole nebulae che sia mai stato redatto (cortesia dell'Osservatorio Astronomico "G. S. Vaiana" di Palermo), é un disegno "telescopico" di M44.

Quella a destra é una foto di M44 tratta dal sito Internet SkyView della NASA (Copyright © 1993, 1994
Association of Universities for Research in
Astronomy, Inc. All rights reserved. ).

Shapley Tipo ‘d’
Trumpler

II, 2, m

 

Cenni storici

L'osservazione di M44

 

Cos'altro c'é da sapere

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Cenni storici

Questo famoso ammasso, M 44, è chiamato anche "il Presepe", o "l'Alveare". Esso è anche uno degli oggetti "nebulosi" più facilmente visibili ad occhio nudo, e di conseguenza è conosciuto fin dalla remota antichità. Arato, nel terzo secolo A. C., nel suo poema "Phenomena", ispirato probabilmente all'opera dell'astronomo Eudosso di Cnido, ne parla come della "Piccola nube", e ci trasmette l'antica credenza che quando, in un cielo apparentemente privo di nubi, il "Praesepe" non era visibile, ciò fosse un segno di pioggia imminente.

Nel secondo secolo A. C. Ipparco, autore del più antico catalogo stellare conosciuto, lo include nel catalogo stesso, definendolo ancora "Piccola nube" (questo era d'altra parte, anticamente, il termine più usato per indicare le poche nebulae conosciute).

Tolomeo lo descrive così al n° 449 del suo Catalogo: "Centro di una circonvoluzione nebulosa nel seno (del Cancro), detta Praesepe".

Dopo Tolomeo, anche Al Sûfi dà una descrizione di M44 nel suo Catalogo: "La prima delle stelle (nel Cancro) é una piccola chiazza che ricorda nuvoletta circondata da quattro stelle che si trovano (essendo in mezzo la chiazza) due davanti e due dietro". Da allora, M44 é presente praticamente in tutti i Cataloghi dei maggiori astronomi. Ulugh Begh lo inserisce nel suo catalogo, al n° 446, Tycho Brahe al N° 576 ed Hevelius al n° 291.

Galileo fu il primo a risolvere in stelle quest'oggetto "nebuloso", e riferì ad esso come "la nebulosa detta Presepe, che non è un solo astro, ma una massa di almeno 40 piccole stelle. Ne ho contate 36 oltre agli Aselli".

G. B. Hodierna ne fa una dettagliata descrizione e un disegno "telescopico" nel suo "De Admirandis Coeli Characteribus" (Palermo, 1654), aggiungendo altre due stelle a quelle individuate da Galileo.

La descrizione di Messier: "Ammasso di stelle noto sotto il nome di nebulosa del Cancro, la posizione riportata è quella della stella C."

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L'osservazione di M44

M44 é chiaramente visibile ad occhio nudo, e si presenta come una nube, ma basta un modesto binocolo da teatro per rivelare la sua natura stellare. Si trova proprio al centro della costellazione. ed un po' ad E dal centro di un quadrilatero formato dalle stelle g, h, q e d Cancri. Le stelle g e d (entrambe magnitudine 4 circa) sono gli "Aselli" (Asinelli, dal latino: già Plinio si riferisce con quest'appellativo alle due stelle) di cui parlano Galileo e Hodierna, e delimitano l'ammasso a N e a S.

La visione migliore di M44 è quella che si ottiene con un buon binocolo, dato che è un ammasso troppo grande perché il campo di un telescopio possa contenerlo tutto. Ma anche al telescopio osservarlo è un piacere: centinaia di stelle scintillanti che riempiono tutto il campo, anche con un oculare a largo campo.

La visione telescopica conferma la notevole differenza tra M44 ed M45, Le Pleiadi. A parte il fatto che M44 non presenta, anche nelle fotografie a lunga posa, alcuna traccia di nebulosità (al contrario delle Pleiadi), c'è una grande differenza nella tipologia delle stelle che compongono i due ammassi. Mentre le Pleiadi sono tutte stelle bianchissime e calde, il "Praesepe" contiene anche molte stelle gialle simili al nostro Sole.

M44 contiene moltissime stelle doppie e multiple: nel 1940 Haffner ed Heckman calcolarono che almeno una stella su cinque nell'ammasso è doppia.

La stella più brillante dell'ammasso, e Cancri (mag. 6.3, tipo spettrale A6), è visibile ad occhio nudo (se così non fosse, d'altra parte, non sarebbe contrassegnata da una lettera di Bayer). questa stella é 70 volte più luminosa del Sole, con una mag. assoluta di +0.2.

Transito sul meridiano. - Il 31 gennaio M44 transita sul meridiano di Palermo alle 23h 06m 35s (T. U.).

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Cos'altro c'è da sapere

Oltre 200 delle 350 stelle che si trovano nell'area dell'ammasso sono state confermate quali membri di esso; le magnitudini variano da 6.3 a 14.

L'ammasso dista tra i 500 e i 600 a. l. e la sua età è stimata in almeno 400 milioni di anni (660 secondo lo Sky Catalogue 2000.0). Il moto proprio dell'ammasso é di 0.037" in P.A. 249°, e la sua velocità radiale circa 40 km/sec. E' interessante il fatto che sia l'età, sia la direzione del moto, coincidano con quelli delle Iadi, un altro famoso ammasso visibile ad occhio nudo, che tuttavia non è compreso né nel Catalogo Messier, né in quelli NGC e IC (ma è compreso nel misconosciuto Catalogo di Hodierna, il "De Admirandis Coeli Characteribus"). Probabilmente questi due ammassi, benché adesso siano separati da centinaia di anni luce, hanno un'origine comune, in qualche grande nube gassosa che esisteva 400 milioni di anni fa. Di conseguenza, anche le popolazioni stellari sono simili, contenendo entrambe (M44 almeno 5) qualche nana bianca.

M44 contiene anche una stella azzurra peculiare; tra i suoi membri vi è la binaria ad eclisse TX Cancri, la stella metal line e Cancri, e molte d Scuti, variabili di magnitudine 7-8, in stato iniziale post-sequenza principale.

La binaria a eclisse RY, sistema del tipo Algol con periodo 1093 giorni, si trova nel campo di M44, ma nel 1980 N. S. Awadalla e E. Budding (Manchester University) hanno dimostrato che non può esserne membro.

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